3. Non è facile mantenere la calma, ma ce la facciamo

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Siamo completamente isolatizoom
Siamo completamente isolati

La città, i suoi abitanti, di fronte ad un evento così improvviso e violento, come fu l'alluvione, dimostrarono immediatamente tutto il loro coraggio, il loro orgoglio e la loro voglia di ritornare alla normalità. (Una città sott'acqua)

Lo stordimento, lo stridore dei clacson delle macchine, la puzza della nafta, la stanchezza e la paura non offuscaronono la lucidità degli abitanti di casa Innocenti che si attivarono immediatamente, riuscendo ad operare in maniera efficace per ridurre fin da subito il pericolo per le persone e per limitare i danni.
I bambini erano la priorità assoluta (I nostri bambini); ma non ci si risparmiò neanche verso chi, esterno alla Comunità, era in difficoltà (Hanno bisogno di aiuto).
Immediato e incessante fu anche il lavoro per ripulire i locali ricoperti dal fango, recuperare materassi, coperte, viveri, ripristinare luce e gas ... (Avremo un bel ricordo di loro)
Non ci si dimenticò neanche dei quadri, dei volumi di archivio (Molti volumi sono stati eliminati). Prima ancora che l'acqua venisse percepita come una vera minaccia per la vita, Don Piccini aveva messo in salvo, quasi in un'azione solitaria, alcuni oggetti dal sottochiesa; verso le ore 16 di quel primo giorno, quando vi erano seri timori di crolli improvvisi, furono tolti dallo stesso parroco alcuni quadri dalla Galleria invasa dall'acqua. A quell'ora anche la porta dell'Archivio in via della Colonna era minacciata. (Piove a dirotto)
L'intero edificio, in realtà, era in pericolo (I danni all'edificio): venne così subito tolta la pressione dalle caldaie, venne iniziato lo sgombero delle zone minacciate dall'acqua (i magazzini, la cucinetta,  le sezioni dove erano alloggiati bambini), vennero chiusi gli accessi (i cortili e il giardino erano sott'acqua). Con l'arrivo del Presidente, il 5 novembre, gli interventi assunsero poi una forma più strutturata e venne fatto un vero e proprio piano di attività. (Don Piccini telefona in Prefettura).


Cronaca del 4 novembre, ore 16,30: C'è nello sguardo di tutti il terrore, ma sono tutti calmi. E' ormai buio: è impressionante!

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