L'Istituto: fra memoria e conoscenza

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L'Istituto si trova in Piazza della SS. Annunziata. nel cuore di Firenze, e nasce nella prima metà del '400.
L'Istituto si trova in Piazza della SS. Annunziata. nel cuore di Firenze, e nasce nella prima metà del '400.
Sito web:
www.istitutodeglinnocenti.it

La storia

L'Istituto, nato nella prima metà del '400, si trova in Piazza della SS. Annunziata. nel cuore di Firenze. In origine era denominato Spedale di Santa Maria degli Innocenti, successivamente, dal 1940 fino al 1946, diventa Regio Istituto degli Innocenti per l'assistenza all'infanzia.
Nasce come istituzione, la prima a quel tempo, esclusivamente dedicata all'assistenza e cura delle bambine e dei bambini abbandonati. Il mercante pratese Francesco Datini, fra i tanti propositi di beneficenza espressi nel suo testamento, destinò anche 1000 fiorini per la costruzione, a Firenze, di un luogo per l'accoglienza dei gittatelli. Della realizzazione se ne doveva occupare lo spedalingo (direttore) dell'Ospedale di Santa Maria Nuova che, dopo alcuni anni, coinvolse nel progetto l'Arte della Seta (o di Por Santa Maria). I mercanti dell'Arte aggiunsero alla cifra iniziale altre donazioni che consentirono di acquistare un terreno dalla famiglia Albizi e di affidare il progetto di costruzione dell'edificio a Filippo Brunelleschi. Nel giugno del 1419 iniziarono i lavori della fabbrica che proseguirono per decenni e il 5 febbraio 1445 venne ufficialmente accolta la prima bambina: Agata e Smeralda che fu depositata in una pila, una sorta di conca simile a un'acquasantiera, situata sotto il loggiato esterno dell'Ospedale e sostituita successivamente da una "finestra ferrata" (chiusa il  30 giugno 1875, dopo l'ingresso dell'ultimo piccolo chiamato giustappunto Ultimo Lasciati).

L'Istituto oggi

Con l'abbandono di Agata, iniziò una lunga storia di accoglienza e cura di bambini e madri in difficoltà (queste ultime dal 17. secolo). Un'attività che non si è mai interotta, ma che nel corso dei secoli si è modificata ed è cresciuta parallelamente ai cambiamenti che hanno portato all'affermazione di una cultura dell'infanzia attenta e consapevole. Oggi l'Istituto è infatti un centro di attività e servizi diversificati, ma uniti dal comune denominatore della tutela e della promozione dei diritti dei bambini e delle bambine: case di accoglienza per minori fuori famiglia, case per gestanti e per madri con figli, servizi per il sostegno ai legami familiari, asili nido e servizi integrativi, servizi educativi; e poi anche: Museo, Biblioteca internazionale e Archivio storico; Centro regionale di documentazione per l'infanzia e l'adolescenza (L.R. 31/2000), Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza (L. 451/97).

L'Archivio

Conserva sia la documentazione propria dell'ente sia quella di altre amministrazioni, istituzioni, enti religiosi, famiglie e privati cittadini i cui archivi giunsero agli Innocenti per via ereditaria (il documento più antico appartiene all'Ospedale di San Gallo il cui fondo archivistico passò all'Istituto nel 1463). Rappresenta quindi un luogo di memoria fondamentale per ricostruire non solo l'evoluzione storica dell'antico Ospedale, ma anche la storia economica e sociale della città, la storia dell'infanzia e delle donne, della loro cura e assistenza. Oggi però viene anche identificato come un luogo di memorie personali: la sua utenza infatti è costituita, oltre che da studiosi, da persone interessate a condurre ricerche genealogiche o indagini legate alle proprie origini.

Archivio storico e archivio di deposito

I materiali archivistici la cui datazione arriva fino al 1950 sono fisicamente collocati all’interno dei locali dell’Archivio storico (ex Refettorio degli uomini), che conserva oltre 13000 unità archivistiche: un patrimonio documentario unico per varietà e per continuità cronologica di alcune serie (Inventario on line). Dal 1951 in poi, i documenti sono fisicamente conservati nell'Archivio di deposito; attualmente è in corso l'inventariazione dei pezzi che si stanno storicizzando.

Relazioni