6. I nostri bambini

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I bambini erano una priorità
I bambini erano una priorità

Quando il fiume impazzito arrivò in città, grande fu la preoccupazione per il patrimonio culturale, ma probabilmente le priorità erano altre: bisognava mettere in salvo i propri beni, le proprie attività, la propria vita!.... (Una città sott'acqua).

All'Istituto, il pensiero di Don Piccini e del personale presente (Don Piccini e gli altri) fu subito rivolto agli oltre 200 bambini ospitati nella struttura; in particolare preoccupava la situazione dei piccoli delle sezioni Nido, Divezzi e Guidi, poste a pian terreno e velocemente invase dalle acque (C'è un lavoro immane da compiere). Subito queste zone furono evacuate e i bambini furono portati in salvo nei piani alti.
Lo spostamento di un così alto numero di bambini, anche molto piccoli, fu reso possibile anche grazie all'aiuto di quei cittadini che, colti di sopresa dall'irruenza dell'acqua in Piazza SS. Annnunziata, erano rimasti prigionieri sotto il Loggiato dell'Istituto. (Avremo un bel ricordo di loro
Non c'era luce, non c'era acqua, non c'era riscaldamento; faceva freddo e poche erano le coperte disponibili. Nonostante l'emergenza e la paura, bisognava comunque mantenere alto il morale e garantire ai piccoli di casa una qualche normalità. Arrivata l'ora del pranzo, alle ore 13 di quel 4 novembre, fu distribuito il vitto come di consueto;  e poi i bambini vennero messi a dormire, per il riposo pomeridiano, sui loro materassini disposti a terra. I più grandicelli mostrano di rendersi conto di quello che sta accadendo. Alle ore 20 tutti a letto, anche per risparmiare candele e fiammeri!
Passata la prima emergenza, era comunque necessario trovare una soluzione più adatta alle esigenze dei bambini delle 3 sezioni alluvionate. Alcuni bambini vennero, così, trasferiti presso l'Istituto di S. Marta a Settignano: sono i 50 bambini del Nido (in un primo momento spostati al primo piano di via dei Fibbiai con i ragazzi scolari) e i 54 bambini della Sezione Guidi (3-4 anni); 15 lattanti, invece, furono collocati al Principessa di Piemonte e al Poggio Imperiale. Tutti i bambini furono accompagnati dal personale dell'Istituto. Il trasferimento di così tanti bambini anche molto piccoli non fu cosa semplice! Il caos, il traffico, il freddo, le strade fangose non facilitarono l'operazione.
Dopo il trasferimento dei piccoli, la famiglia in casa era comunque sempre molto numerosa. Tanti erano i bambini restati in sede: i lattanti con o senza le madri e i ragazzi dai 6 agli 8 anni (i ragazzi scolari). Ci fu una continua attività di smistamento di generi di prima necessità e capi di abbigliamento fra l'Istituto e le altre istituzioni che ospitavano i piccoli, incluse le due case famiglia di Borgo Pinti e di S. Lucia.
Per garantire ai piccoli una certa normalità, ci si diede da fare anche per ripristinare le lezioni scolastiche sia per i bambini delle elementari che per quelli della materna: fra il 17 e il 18 novembre i bambini più piccoli e quelli in età scolare tornarono a lezione. Fin dal 9 novembre, infine, si provvide  a ripristinare anche l'erogazione del sussidio per i bambini esterni.


Cronaca de 17 novembre, ore 11,15: Domani si spera possa veramente iniziare la scuola anche per i bambini dell’Asilo.

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